Oggi le donne si sono vestite di rosso e hanno celebrato l’Equal pay day (giornata dell’eguale retribuzione) per rivendicare il diritto all’uguaglianza salariale. Il rosso simboleggia il colore dei conti delle donne. Una donna, per guadagnare, a parità di condizioni, quanto un collega uomo in un anno, deve lavorare fino al 15 aprile dell’anno successivo!
La Costituzione italiana garantisce la parità salariale, il gap infatti è dato dalla parte variabile, ossia straordinari, mobilità, premi produzione…
Le statistiche divergono sui dati specifici, ma tutte convergono nello stabilire che il divario salariale esiste e ha forti ripercussioni sulla struttura della nostra società. Le donne sono spesso limitate nelle loro carriere dalla gestione del ménage familiare a causa di strutture di sostegno scarse e/o di difficile accesso e di pregiudizi paralizzanti.
La Commissione Europea sta lavorando per intraprendere provvedimenti atti a ridurre tale disparità tra uomini e donne nei prossimi 5 anni (Risoluzione 5 marzo).
L’Equal Pay Day è stato organizzato dalla BPW (Business and Professionale Women) che si propone di valorizzare concretamente il potenziale professionale, di buisness e leadership delle donne a tutti i livelli attraverso programmi di empowerment, sostegno, consulenza, networking e skill building.
Qui , qui qui alcuni web spot sulla precarietà e discriminazione di genere.
Qui invece un interessante video sugli stereotipi di genere.