Venerdì 11 in una sala dal clima equatoriale di un albergo romano, tra una platea maleducata e chiacchierona si è svolta la Conferenza Stampa della quarta edizione del Roma Fiction Fest.
Insieme alla Fondazione Roberto Rossellini, che trova la sua mission nel fornire servizi alle imprese del cinema e dell’audiovisivo, all’APT (Associazione Produttori Televisivi), al sostegno della Camera di Commercio che si propone di creare le condizioni di crescita economica del nostro paese, alla direzione di Anthony Root per la sezione Industry e con la direzione artistica di Steve Della Casa, questa edizione promette di presentare piccoli ma profondi cambiamenti nella direzione di qualità e internazionalizzazione.
Quest’anno infatti si è scelto di scegliere un numero ridotto di opere per favorire una selezione più accurata, senza snaturare la natura nazional popolare di un festival che promuove prodotti televisivi destinati al grande pubblico.
Ma la rassegna ha anche un’anima prettamente commerciale che è quella riservata all’Industry e al Buisness.
Presso la Sala Tesi della LUMSA si svolgerà Industry Week che vedrà alternarsi:
- i RomaTvScreenings durante i quali gli executives stranieri potranno visionare i nostri prodotti italiani già editi e inserirli nei loro palinsesti,
- i RomaTvPitching durante i quali invece verranno visionati progetti in via di sviluppo al fine di dare il via a eventuali coproduzioni e partnership,
- la sezione Doing Business with… in cui gli executive stranieri e italiani possono condividere informazioni sui mercati di ciascun paese alla scoperta di possibili sinergie.
Proprio per valorizzare i mercati che si sono distinti nella produzione di prodotti audiovisivi d’eccellenza, è nato il Premio RomaFictionFest Award for Industry Excellence che quest’anno sarà consegnato agli Abc Studios, che hanno promosso le cult series che noi in Italia ben conosciamo da Lost a Grey’s Anatomy passando per Desperate Housewives.
Anche l’Italia riceverà il suo Premio Speciale RomaFictionFest per l’impegno produttivo nella persona di Claudia Mori che con la sua casa di produzione, Ciao Ragazzi, è stata tra i protagonisti del festival sin dal primo anno.
Il Concorso Internazionale in questa edizione prevede solo tre tipologie di premiazione: Tv Drama, Tv Comedy, Tv Factual.
Ma il Fiction Fest è ricco anche e soprattutto per i suoi eventi speciali, come le Masterclass e i Convegni, le Retrospettive come quella dedicata al giallo in bianco e nero, o l’ampia sezione dedicata alla musica alle grandi biografie di artisti che hanno segnano la storia della musica mondiale.
Sono previste tre importanti anteprime italiane:
- Il sorteggio, che narra le vicende del primo processo sulle Brigate Rosse
- Le ragazze dello Swing, che racconta la storia del Trio Lescano,
- Il Peccato e la Vergogna, con Gabriel Garko e Manuela Arcuri.
Per le serie tv americane ci sarà l’anteprima del pilot di un nuovo procedural drama, Body Of Proof, diretto da Nelson McCormick e scritto da Christopher Murphey.
Ma ci saranno anche altre anteprime internazionali tra cui, per la prima volta, una produzione cinese che tocca le delicate tematiche familiari.
Le sedi del Festival sono come l’anno scorso, la Multisala Adriano, l’Auditorium Conciliazione e le Sale della Lumsa per la settimana dell’Industry.
Una delle novità di quest’anno è il Villaggio della Fiction, allestito sotto Castel Sant’Angelo dove si avrà la possibilità di viaggiare all’interno di tutti i processi di lavorazione di un set, dalla recitazione al trucco, dai provini con You Casting al doppiaggio e al montaggio.
C’è anche uno spazio per bambini, il RomaBabyFest, che potranno incontrare il mondo della fiction attraverso i giochi e i laboratori di Explora (Il Museo dei bambini di Roma).
Mini troupe universitarie si aggireranno nei luoghi del festival per la realizzazione dei loro reportage.
Un’entusiasta Veronica Pivetti, madrina del festival, dopo aver ripercorso le tappe più importanti della sua carriera nella fiction italiana, ha espresso la sua opinione sul triste momento di censura che sta vivendol’Italia che, imbavagliando l’informazione, nasconde realtà difficili e perverse del nostro paese che spesso diventano lo spunto per la nascita di fiction e docufiction importanti di inchiesta, che rappresentano anch’esse un patrimonio importante per il diritto all’informazione del nostro paese.
Anche quest’anno il Fiction Fest collabora col Blindsight Project garantendo proiezioni sottotitolate e con audiodescrizione.
Il momento V.I.P. della conferenza ha visto il rapper e attore di NCIS Los Angeles, LL Cool J, il quale, col suo discorso, non ha aggiunto nulla di più a quanto fosse stato già detto e che potesse interessare il pubblico presente.
Questo è il ricordo che ho del suddetto di quando ero giovane adolescente innamorata.
E preferisco decisamente questo, ma solo per quel nostalgico senso di protezione dei ricordi.
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