L’8 luglio ho partecipato alla GGD Campania #2 per raccontare il progetto Donna Impresa al quale collaboro dall’inizio di quest’anno.
Ho presentato uno speech dal titolo La partecipazione femminile è il cuore dell’innovazione.
E’ lo stesso titolo che ho già dato ad un post e l’ho scelto di nuovo perchè, secondo me, racchiude il senso del cambiamento di prospettiva con cui approcciarsi alle tematiche di genere.
L’idea me l’ha ispirata Tina Anselmi, la quale, in occasione del primo voto delle donne 65 anni fa, affermò che quel momento sarebbe stato l’inizio di una nuova forma di partecipazione alla vita sociale e politica del paese.
In tutti questi anni tante donne, alcune nel silenzio e nell’ombra, altre urlando slogan femministi, hanno conquistato diritti civili e apportato concretamente modernità ed evoluzione sociale e culturale all’avanguardia.
Oggi, però, non dovrebbe essere più il tempo delle conquiste dei diritti sociali, ma, al contrario, essi dovrebbero essere integrati in una società civile e moderna che viaggia verso l’innovazione. Tuttavia questo viaggio potrà compiersi solo quando le donne, protagoniste accanto agli uomini nelle posizioni di potere, potranno traghettare il nostro paese verso un reale progresso sostenibile.
Le donne che racconto su Donna Impresa sono donne che hanno compiuto scelte imprenditoriali innovative, donne che hanno imparato come gestire il proprio tempo e che usano consapevolmente la tecnologia sia per lavoro che nella gestione della vita privata.
I miei post in particolare cercano di entrare nella profondità questioni legate alle tematiche di genere, cercando di recuperare le lotte del passato per adeguarle all’attuale contesto storico, sociale e politico strettamente legato all’avvento delle nuove tecnolgie e del loro impatto sulla rielaborazione dei modelli sociali e imprenditoriali.
Prima di ogni cosa ho cercato di capire quali fossero le cause della disparità.
Le motivazioni di questo scarto sono il risultato degli stessi fattori che determinano una modesta presenza femminile negli ambienti tecnico scientifici. Lo abbiamo visto quando ho raccontato le donne del free software.
Le imprenditrici di oggi, però, sono pienamente consapevoli dei rischi e dei benefici che apportano le nuove tecnologie. La tecnologia diventa quindi la prima alleata per l’avanzamento professionale, per lo studio e per la conduzione della vita privata al fine di raggiungere, grazie anche alla particolare empatia che le donne riescono a creare nelle relazioni professionali, il work life balance.
Supportare e raccontare le azioni di queste donne è per me un grande privilegio, una grande responsabilità e spero possa essere un’occasione fondamentale per tutte le donne, geek o non geek, per partecipare e collaborare e per restituire credibilità e importanza al proprio.
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