Finalmente un film divertente…ma non troppo.
Funeral Party è una commedia spassosa e ironica. Qualcuno, come la mia dolce metà, si è sbellicato, io ho riso di cuore e non ho assolutamente rimpianto i soldi del biglietto (anche perchè ha pagato lui).
Ma sono andata via con l’amaro in bocca, non per il finale circolare e prevedibile, ma per quello che avrebbe potuto essere questo film.
Mi spiego meglio: ridere della morte, dei nani, dei vecchi sboccati e pure paralitici, per quanto infame, è facile. Qui è raccontato con eleganza e per questo piace, ma non mi fa certo urlare al capolavoro di originalità. Scene già viste in tutte le commedie degli equivoci, che in questo caso sono magistralmente interpretate dagli attori, tutti affiatati, tutti diretti secondo il giusto ritmo dei tempi comici, ma che mancano di quel sarcasmo e di quell’irriverenza che avrebbero dato un tocco magico a questa piccola spiritosa messa in scena.
E poi è facile alterare la realtà chimicamente (leggi: finto Valium) per rappresentare fraintendimenti e comici quiproquò. Più difficile è ottenere la stessa comicità dell’equivoco attraverso un’ acuta messa in scena dei difetti e delle maliziose imperfezioni del genere umano. Ma in questo l’unico grande maestro rimane Woody Allen.
Piccole perle i due taglienti, ma pacati scambi di battute tra suocera e nuora che tanto raccontano di quel rapporto conflittuale.
Andatelo a vedere Funeral Party e sappiate che verso la fine l’elogio funebre del figlio vi deluderà, sarà noioso, scontato e banale, ma almeno avrete passato piacevolmente i precedenti 90 minuti.
Funeral Party
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