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Astinenza da web

SICILIA OGGI

CLAMOROSO!!!
Una strana figura, si aggira per le campagne sperdute di Trabia (PA). Unico compagno di viaggio un bastone, simbolo di un’arte divinatoria detta “rabdomanzia”.
Pare che il soggetto sia affetto da una sindrome non ancora del tutto chiara detta “net compulsion”.
La gente del paese la addita come forestiera folle e visionaria, c’è chi dice sia emigrata da Roma alla ricerca di lavoro e che l’impossibilità di comunicare via web le abbia fatto perdere il senno.

Si attendono sviluppi sulla vicenda.

Mi illumino di meno

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Oggi è la GIORNATA INTERNAZIONALE DEL RISPARMIO ENERGETICO.
Nel modesto ufficio di WP presso i MedStudios di Termini Imerese la luce va e viene, ma non credo sia una strategia di risparmio.
Nel suo piccolo WP non può che aderire riprommettendosi di continuare a rispettare il mondo che l’ha accolta.

Agrodolce Routine

Questa notte ho dormito, ma non me ne sono accorta, perchè quando ho riaperto gli occhi, mi è sembrato di non averli mai chiusi. Non dormo bene da quando sono qui, sarà il letto scomodo, l’assenza di Marco, l’ansia della sveglia, ma soprattutto la privazione del caffè appena alzati. Nel Residence dove alloggio, c’è il bar, ma apre a discrezione del sonno del barista, c’è anche una ristorante, ma solo in alta stagione, ci sono gli appartamenti con cucina, ma per me solo dalla prossima settimana, c’è la linea telefonica, ma è momentaneamente rotta, c’è la tv, ma rai due salta il lunedì sera quando c’è Lost, c’è la predisposizione per il wireless, ma è ancora “indisposta”, ci sono i miei colleghi, ma di notte scompaiono tutti…la loro presenza è certificata dai profumini che provengono dalle loro cucine in ebollizione. E così quando rientro la sera, che è già buio, (ma in fondo lo è anche la mattina quando esco) un panino, generosamente offerto dalla mensa prandiale, viene sventrato e imbottito di insalata e formaggio. Ah, il frigorifero ce l’ho! E funziona!
Ma ieri ho voluto infrangere questa routine e mi sono concessa un bel filetto al pepe verde e un bicchiere di nero d’avola. Al ristorante, da sola.  Il conto? Agrodolce! La cena? Sublime!

Una scelta Agrodolce

Un giorno Wonderpaolastra, dopo aver animato l’ennesima festa per bambini, sfrecciava lungo l’Aurelia ansiosa di ritornare a casa per gustare un’altra cenetta dietetica. Finchè il telefonino non squillò. Prefisso 091, Palermo! Ma non era il numero della sua amica siciliana Magda.

WP pensò: Agrodolce!

Sono passati 5 giorni! Stasera WP insieme alla sua fedele Fiat 600 si imbarcherà da Civitavecchia su una nave che le porterà a Palermo. Domattina, troverà l’amica Magda ad accoglierla e faranno colazione insieme (cappuccino e cannolo….slurp!Tongue out).
Poi di nuovo in macchina, direzione Trabia, dove WP soggiornerà a tempo indeterminato.
Disferà le valigie e penserà a Marco  a Roma nella loro casetta ancora da sistemare. E sentirà nostalgia dei momenti romantici e divertenti.  E’ bello vivere insieme!
Poi sospirerà, sorriderà…ci rivedremo presto!
Ma nel frattempo imparerà la pianifaczione di un set (anzi, tre set che girano tutti i giorni contemporaneamente!)
Domenica studierà il percorso che tutte le mattine dovrà fare per raggiungere gli Studios a Termini Imerese. Poi farà una lunga passeggiata solitaria. Cenerà e andrà dormire.

Lunedi mattina comincia una nuova avventura per WP, assistente planner di Agrodolce!

E i colori?

Uffa! Mi aspettavo una bella immagine colorata del mio cranio…invece mi hanno rifatto le stesse foto alla capoccia in cui si vede solo il grigiore della mia materia grigia.
Pertanto non ne vale la pena pubblicare la stessa foto.
Ma arriviamo al referto:

Prestazione: RM encefalo con mdc (sì, ma il contrasto cromatico???)
Data e ora esecuzione (esecuzione?!? inquietaaante!!!) : 30.01.2008 ore 14:05 (e chi se lo scorda! Stavo lì da mezzogiorno!)

Presenza di alcuni focolai di gliosi* situati bilateralmente a livello della sostanza bianca periventricolare e dei centri semiovali. Assenza di potenziamenti contrastografici patologici. Sistema ventricolare in asse, normoconformato, non dilatato o dislocato. Spazi subaracnoidei della convessità e della base di normale ampiezza. IV ventricolo in sede.”
 
gliosi=processo riparativo che consegue alla distruzione delle cellule nervose; consiste  nell’organizzazione di un tessuto sostitutivo, caratterizzato dalla trasformazione della glia in glia fibrillare (con prolungamenti sottili e apparato fibrillare sviluppato). Se l’architettura preesistente del tessuto è stata risparmiata dalla lesione, la gliosi si adatta a essa (gliosi isomorfa); se la lesione è stata distruttiva, la gliosi si costituisce come una sorta di feltro (gliosi anisomorfa).

Nella precedente RMN si parlava di metaplasia calcifica (trasformazione di un tessuto già differenziato in un altro simile per origine embriologica).

Insomma, ste due cicatrici nella capoccia ritornano sempre. Perchè, per come e per quanto, non mi è dato saperlo. In attesa del parere dello specialista, non quello con la erre moscia, ma un altro trovato grazie alla mobilitazione di amici e parenti, mi accontento di sapere della presenza del IV ventricolo in sede. Undecided

Persepolis

persepolis.jpgL’altro giorno ho avuto la fortuna di assistere all’anteprima del meraviglioso film d’animazione Persepolis.
Tratto dalla graphic novel di Marjane Satrapi, il film racconta le vicende dell’Iran, dalla cacciata dello scià alla rivoluzione islamica, passando per la guerra contro l’Iraq, attraverso lo sguardo grintoso della piccola Marjane. Ma è anche la storia di una bambina dal forte temperamento ribelle cresciuta in una famiglia di eroi e oppositori del regime, che hanno scelto la morte in nome della libertà. I suoi genitori, idealisti e militanti, desiderano per lei un futuro migliore e la mandano a studiare a Vienna. Ma dall’Europa Marjane fuggirà lasciandosi alle spalle pregiudizi, paure e la sua stessa incapacità di reagire a una forte delusione d’amore che la indebolirà nel fisico e nell’anima. Marjane è islamica e iraniana, ma è come tutti noi, ha gli stessi palpiti d’amore e desidera la felicità al punto tale da rinunciare alla libertà per tornare al suo paese sottomesso al regime dittatoriale dei pāsdāran. Marjane non è un’eroina e non cambierà la realtà che la circonda, ma attraverserà tra debolezze, cadute e risalite il suo percorso esistenziale, grazie anche alla nonna, sua guida spirituale, forte, tenace e dalla sensibilità sopraffina, l’unica in grado di pungolare la coscienza dell’inquieta Marjane.
Una storia commovente e coinvolgente che non ci risparmia la giusta dose di humor, tra piccole e divertenti trovate comiche e situazioni eccentriche e bizzarre, restituendoci una godibilità e una leggerezza nonostante la tensione e la gravità degli eventi che scorrono intorno alla protagonista.
Il segno della matita netto ed essenziale e l’uso del bianco e nero riescono comunque a tratteggiare situazioni complesse al pari del vecchio cinema espressionista tedesco, che pare essere rievocato nelle sfumature del carboncino, tra momenti di luce e momenti di oscurità. Quando c’è una storia dai forti contenuti, la sua potenza comunicativa non ha bisogno di effetti speciali. La sua specialità risiede proprio nella forza degli eventi e dei personaggi.
Donne determinate e intelligenti, islamici idealisti e combattenti per la libertà, suore cattoliche malvagie e bigotte, dialoghi immaginari di una bambina con Dio e Marx, ricerca dell’ identità attraverso gioie e sofferenze umane, fanno di Persepolis un’opera d’arte universale che colpisce la sensibilità di tutti, occidentali e non, a dimostrazione che usi, costumi e tradizioni di un popolo ne costituiscono sì la propria identità, ma se oscurati dall’integralismo, diventano rigide sovrastrutture che cancellano la comunione dell’identità universale che affratella l’umanità tutta.

Sogni e delitti

sogni_e_delitti.jpgChe delusione! Non vorrei sprecare molte parole in inutili descrizioni di questo film dalla trama talmente secca, sterile e asciutta da lasciare l’amaro in bocca.  Lontana anni luce dalla magistrale costruzione dell’intreccio coinvolgente e ad alta tensione di Match Point, ci ritroviamo impassibili e assonnati spettatori, vittime delle azioni dei due fratelli interpretati da un discreto Ewan McGregor e un inebetito Colin Farrel.

Complimenti a chi ha montato il trailer che lascia presagire chissà quale gioco perverso e vizioso dettato dalla figura di donna che sembra rimasta in panne per strada per un oscuro disegno criminoso. E invece no, la suddetta donna che dovrebbe dare la spinta al desiderio di riscatto sociale di Ian, non fa altro che riempire le inquadrature costruite secondo i più elementari criteri di linguaggio cinematografico.
La presunta scelta registica, poi, di non mostrare le scene chiave per lo sviluppo della storia non conferiscono alcuna virtù a uno stile noioso, monotono e superficiale.
Basta! Ho detto fin troppo!

Across the Universe

across-the-universe.jpgPremessa: non ho mai particolarmente amato i musical, a parte Il mago di Oz, ma la ragione risiede nella mia passione viscerale per le scarpette rosse e sbrilluccicose di Dorothy.
Across the Universe è il musical più avvolgente, denso e delizioso che abbia mai visto.
Senza troppi giri di parole, un capolavoro.
Una storia semplice che nasce a Liverpool, città natale dei Beatles, e cresce nel Village di New York dove giunge Jude alla ricerca dell’amore di un padre che non ha mai conosciuto. Troverà invece l’amore di Lucy e l’amore appassionato della gioventù americana degli anni sessanta per la Libertà.
La liriche dei Fab Four, rivisitate secondo una melodia universale, senza alterarne la natura primordiale, raccontano i protagonisti, i loro entusiasmi, le loro passioni e paure, in questo viaggio intenso e a momenti doloroso, nella cultura creativa e psichedelica di quegli anni. Sono personaggi reali immersi nel momento storico delle marce per la pace, per la libertà e per il libero amore. Ma questa grande utopia, come purtroppo la storia ci ha insegnato, ha perso il suo fascino nella reiterazione continua di egoismi, lotte per il potere, guerre, guerre e guerre.
Una storia semplice, un amore contrastato, uno sfondo sociale che cambia insieme ai personaggi, una lotta continua e il trionfo degli amanti. Il tutto mostrato con un tocco d’artista originale, emozionante, innovativo, fresco e attuale. Moderni green screen, uso raffinato del digitale, pennellate di colori saturi e traboccanti e infine balletti divinamente coreografati dal sublime Daniel Erzalow, fanno di questo film un’opera d’arte a 360 gradi che resituisce un pathos e un coinvolgimento che inebria i sensi, tutti.