Al di là dei confini del product placement, il mondo brandizzato annegherà in un mare nero come il petrolio!
Ma il super cattivo è e sarà sempre lui.
UPDATE: ecco il link dove ancora si riesce a vedere!!!
Era l’ultimo, ma solo per caso, della mia lista. E invece…
L’Oscar per il miglior cortometraggio del 2010 va a The New Tenants di Joachim Back.
Io non ho ancora avuto modo di vederlo, perciò per ora accontentiamoci della recensione di Vanity Fair.
Joachim Back ha un suo sito dove potete trovare i suoi più famosi commercial.
Sempre più vicina a cedere alla tentazione di un serio smartphone…
To Android addicted:
To Iphone addicted:
C’è traffico, sei in giro da ore, gli automobilisti sono più arroganti che mai e tra bollette, assicurazioni da pagare e revisioni allo scooter sono partite troppe troppe centinaia di euro. Ci sono tutti gli elementi per poter affermare a chiare lettere: mi rode il culo!
Ti fermi, il serbatoio è vuoto, e quando il benzinaio sessantenne ti guarda negli occhi e ti sorride dicendoti: beh, come andiamo signori’…e ti attacca un pippone iperbolico sulla vita, l’amore, il lavoro e i massimi sistemi esistenziali… beh, allora pensi che è proprio bello vivere a Roma, parlare con la gente, scambiarsi luoghi comuni, ipotesi meteorologiche e diagnosi improbabili sull’umanità. Non credi neanche per un secondo alle parole che fuoriescono dalla tua bocca, ma ti delizia il puro piacere di offrire solidarietà a chi desidera semplicemente scambiare due parole. Le stesse vuote parole che però fanno compagnia anche a te in una giornata un po’ storta.
Sì, è proprio bella questa atmosfera che solo in Italia, solo a Roma riesci a vivere.
Ma poi il benzinaio rivolge uno sguardo al palazzo della Regione e conclude la sua teoria sul lavoro un po’ schifato: sai, quante bottiglie di champagne, quanti cestini de Natale c’ho lasciato là dentro? Una piccola pausa di riflessione. Poi sorride soddisfatto. Però adesso mia figlia lavora alle Poste! Damme retta signorì, co’ sta gente te devi mette’ se vuoi trova’ lavoro!
E così, schifata, sono risalita in sella al mio motorino e sono andata via. E non ero più così contenta di abitare in questo Paese…
24 carati di purezza, aitante e nerboruto nei suoi 35 centimetri, Mr. Oscar è già pronto per essere protagonista assoluto della cerimonia che si terrà al Kodak Theatre di Los Angeles il 7 marzo.
Bazzicando per la rete si ritrovano le notizie più disparate, dalla novità delle 10 nomination per il miglior film, alla maliziosa attesa del confronto Bigelow/Cameron.
Ma poco si trova in merito ai cortometraggi che, ahimè, poca distribuzione troveranno poi nelle sale. E così ho fatto una mia piccola ricerca.
Ecco i risultati:
Nomination per il miglior cortometraggio 2010:
“THE DOOR” di Juanita Wilson e James Flynn. (trailer)
Un padre e una figlia nella Černobyl del 1986 si ritrovano coinvolti nel più grande disastro ambientale che la storia ricordi, l’esplosione del reattore della centrale nucleare.
Diretto da una regista irlandese Juanita Wilson e prodotto dalla Octagon Films.
“INSTEAD OF ABRACADABRA” di Patrik Eklund e Mathias Fjellström. (trailer)
Tomas vive ancora con i genitori e sogna di diventare un mago. Il padre spera che il ragazzo si decida a trovare un lavoro serio. Ma alla festa di compleanno del genitore, Tomas dà sfogo alle sue bizzarre arti magiche.
Diretto da Patrik Eklund e prodotto dalla svedese Direktörn & Fabrikörn.
“KAVI” di Gregg Helvey (trailer)
Kavi è un ragazzino indiano costretto a lavorare in condizioni di schiavitù.
Il film vuole sensibilizzare l’opinione pubblica denunciando l’ingiustizia subita da milioni di persone nel mondo che ancora oggi sono ridotte in schiavitù.
Scritto, diretto e prodotto da Gregg Helvey.
Ulteriori informazioni sul progetto nel sito kavithemovie.com
“MIRACLE FISH” di Luke Doolan e Drew Bailey (cortometraggio intero!)
Joe è un bambino di 8 anni triste solitario. Durante il giorno del suo compleanno viene deriso dai compagni di scuola. Il bimbo si rifugia in un angolino del cortile e affida i suoi sogni a un “pesciolino miracoloso”. Il sogno sembra avverarsi…
Scritto e diretto da Luke Doolan, il film è finanziato dalla Qoob Factory e prodotto da Druid films, Blue-Tongue Films e Screen Australia.
Ulteriori informazioni sul progetto nel sito miraclefishmovie.com
“THE NEW TENANTS” di Joachim Back e Tivi Magnusson (trailer)
Il film è un dark satirico divertente, pauroso e inaspettatamente romantico che mette insieme 3 uomini: un vicino curioso, uno spacciatore di droga e un marito, legati da un desiderio di vendetta.
Diretto da Joachim Back e prodotto dalla danese M&M Production.
Sperando che l’anno prossimo ce ne sia uno italiano, che vinca il migliore!
Mi hanno detto che il cinema è in crisi,
mi hanno detto che la fiction è in crisi,
mi hanno detto che la soap è in crisi.
Mi hanno detto che la “Rocco Siffredi Produzioni” sta dietro casa mia.
E io vi dico che non tutto il cinema è in crisi.
Forse non dovrò cambiare lavoro!
La prima cosa bella che ho avuto dalla vita è la mia mamma!
La Prima Cosa Bella è un film che ho visto con la mia mamma.
La mia mamma è molto diversa da Anna Nigiotti in Michelucci, ma anche la mia mamma ha sempre sognato. Ma l’ha scoperto solo anni fa.
Ora finalmente, la mia mamma sa di sognare, ma una vena di malinconia la accompagna sempre nei suoi viaggi onirici. Perchè ha paura per i suoi figli, perchè i suoi sogni sono quelli dei suoi figli.
Anna Nigiotti in Michelucci, invece, è una madre ingenua, perchè si fida della gente e si regala alla vita con tutto l’entusiasmo che ha, ma sa essere mamma presente e dedita ai figli che però affogano nella sua spontaneità e nella sua energia e non riescono a succhiare la linfa vitale della donna.
Bruno è vittima di un’infelicità cosmica che lo rende inadeguato a questa vita e si rifugia in suo mondo piccolo piccolo, Valeria sceglie di non vivere e si accontenta di un microcosmo di felicità apparente.
Gli anni passano e Anna continua ancora a vivere intensamente la sua semplice vita, libera dai condizionamenti della gente e dal moralismo imperante e non ha bisogno di rinchiudersi nel ruolo di mamma coraggio o nello stereotipo della donna che sacrifica se stessa per il bene dei figli.
Ed è bella, dolce e tenera anche quando la vita che ha tanto amato la sta abbandonando e ci regala l’ironia malinconica di una storia vera, passionale, senza colpi di scena, che scorre alla sua giusta velocità scoprendo di volta in volta dei personaggi sublimi e raffinati.
Virzì celebra la vita nella sua meravigliosa e comune leggerezza, la stessa leggerezza in cui volteggiano le note della colonna sonora, quella vecchia canzone che un giorno di tanti anni fa la MIA MAMMA mi cantò stringendomi forte e guardandomi coi suoi occhi sorridenti e sognanti.
Spesso mi capita di sognare un Paese migliore…