Un aborto di coscienza, se non proprio un atto di subdola repressione rappresentano le parole di ieri del papa.
In uno stato laico e moderno, dove la democrazia dovrebbe regnare sovrana, il cittadino ha il diritto di avere la massina assistenza da farmacisti e medici, a prescindere da ogni forma di condizionamento morale. Chi sceglie di mettersi al servizio del cittadino sceglie di farsi promotore di solidarietà e uguaglianza.
Tale discriminazione è una vera e propria istigazione a delinquere!
Caro Papa Benedetto, non farci rimpiangere continuamente chi ti ha preceduto. Abbilo tu un sussulto di umanità e recupera il messaggio di Cristo!